La mosca carnivora torna in Italia: minaccia per milioni di capi di bestiame e casi umani in aumento

La mosca “New World Screwworm” (Cochliomyia hominivorax), una specie parassitaria che si nutre di tessuti vivi, ha iniziato a diffondersi nell’Europa meridionale, con casi segnalati in Spagna, Grecia e ora anche in Italia. Questo insetto depone le uova nelle ferite aperte di animali e persino nell’uomo; le sue larve divorano il tessuto vivo, causando infezioni gravi e, se non trattate, la morte.

Situazione attuale

Mosca parassitaria in avanzamento dal Nord Africa

Oltre 5.000 casi dal 2023 in Europa meridionale

Colpisce bestiame, fauna selvatica e esseri umani

L’Italia valuta la costruzione di un impianto per la sterilizzazione delle mosche

Possibile utilizzo di aerei per il rilascio di maschi sterili

Alto costo, ma impatto economico potenzialmente devastante

Chiusure temporanee di importazioni di bestiame da zone infette

Una minaccia che ritorna

Dopo decenni di assenza, la mosca carnivora è riapparsa in Nord Africa nel 2023, per poi espandersi rapidamente verso l’Europa meridionale. La sua presenza è stata confermata in Spagna, dove ha causato la chiusura temporanea di alcuni mercati del bestiame, e ora si teme un’ulteriore diffusione in Italia, soprattutto nelle regioni del Sud.

Cause della diffusione

Aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico, che favorisce la sopravvivenza dell’insetto.

Movimenti di bestiame e fauna selvatica tra Africa ed Europa.

Possibile resistenza ai metodi tradizionali di controllo, come i maschi sterili.

Rischio per l’Italia

 

L’arrivo della mosca minaccia oltre 6 milioni di capi di bestiame, con particolare preoccupazione per ovini, bovini e suini. La fauna selvatica (cinghiali, cervi, uccelli) e persino l’uomo sono a rischio. Senza un intervento rapido, le infestazioni potrebbero causare:

Mortalità animale elevata

Perdite economiche per gli allevatori

Possibili casi umani (già registrati in Spagna)

Strategie di contenimento

L’Italia sta valutando diverse soluzioni, tra cui:

Rafforzare i controlli veterinari alle frontiere.

Avviare programmi di sterilizzazione delle mosche tramite rilascio di maschi sterili.

Collaborare con l’UE per monitorare e contenere l’espansione del parassita.

Conclusioni

Se non controllata, questa mosca potrebbe causare gravi danni all’agricoltura e alla salute pubblica. Le autorità italiane stanno lavorando per prevenire un’epidemia, ma la collaborazione tra allevatori, veterinari e istituzioni sarà fondamentale per evitare una crisi.

“Non possiamo permetterci di sottovalutare questa minaccia”, avvertono gli esperti. “Serve un’azione immediata.”