I benefici comprovati della convivenza con un cane, secondo la scienza

Diverse istituzioni mediche e università documentano come il rapporto quotidiano con questi animali influisca sulla qualità della vita delle persone di tutte le età. Al di là del loro ruolo di compagni, diverse ricerche scientifiche dimostrano che possono influire in modo significativo sulla salute mentale, fisica e sociale delle persone, in tutte le fasi della vita.

I benefici fisici ed emotivi della convivenza con un cane

Gli esperti dell’Università della California a Davis (UC Davis) sottolineano che “i cani, in particolare, riducono lo stress, l’ansia e la depressione, alleviando la solitudine, incoraggiando l’esercizio fisico e migliorando la salute in generale”.

Allo stesso modo, la Mayo Clinic sottolinea che i cani “costringono le persone a muoversi”. Secondo l’istituzione, i proprietari di cani sono “più propensi a riferire di fare esercizio fisico regolare rispetto a chi non ha animali domestici”, il che migliora la circolazione sanguigna, rafforza i muscoli e le articolazioni e riduce la rigidità corporea.

Le persone che hanno un cane camminano in media 300 minuti alla settimana, 200 minuti in più rispetto a chi non ne ha, il che migliora la loro salute fisica e mentale (Immagine illustrativa Infobae)

Questo esercizio si traduce in benefici concreti. “Camminare 30 minuti al giorno riduce il rischio di malattie coronariche, osteoporosi, cancro al colon e al seno e diabete di tipo 2”, spiegano gli specialisti della clinica.

Anche questo livello di attività da lieve a moderata “può aiutare a raggiungere un sonno più profondo e riposante”.

I dati lo confermano: un’analisi britannica del 2019 ha rivelato che le persone che hanno un cane camminano quasi 300 minuti alla settimana, ovvero 200 minuti in più rispetto a chi non ne ha. Questa attività costante migliora non solo la condizione fisica, ma anche i livelli di ansia e depressione.

Un altro studio: gli effetti psicofisiologici di diverse attività con i cani sull’attività cerebrale. Trenta adulti hanno partecipato a otto tipi di interazione (camminare, giocare, dare da mangiare, massaggiare, tra le altre) mentre venivano registrate le loro onde cerebrali con un elettroencefalogramma.

I risultati hanno mostrato che azioni come giocare e camminare con il cane aumentavano i livelli delle onde alfa, associate al rilassamento, e delle onde beta, legate all’attenzione senza stress. Inoltre, il massaggio e la spazzolatura hanno generato una significativa attivazione in aree del cervello legate alla concentrazione sensoriale e alla coordinazione motoria. Gli autori concludono che queste attività possono indurre stati di rilassamento emotivo e concentrazione, con potenziali applicazioni in programmi di intervento assistito con animali.

Il legame ha anche un impatto ormonale. L’Università di Harvard sostiene che accarezzare “delicatamente un cane può innescare il rilascio di ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore”, e che questa interazione contribuisce a generare “un senso di appartenenza, connessione e soddisfazione”.

Come i cani aiutano a invecchiare meglio

Gli anziani trovano nei loro cani anche una fonte di benessere integrale. Il rapporto della UC Davis sottolinea che gli anziani che hanno cani “riferiscono una riduzione dello stress e della solitudine, nonché un aumento dell’attività e della qualità della vita”.

Questo rapporto può avere effetti diretti sulle malattie croniche. Nel caso delle persone affette da Alzheimer o demenza, i cani contribuiscono a “ridurre l’angoscia, la solitudine e la depressione”, secondo lo stesso articolo. Fungono anche da supporto emotivo e promuovono routine che stimolano la memoria e il movimento.

A livello cardiovascolare, l’Università di Harvard indica che “avere un animale domestico sembra ridurre il rischio di sviluppare ipertensione e può migliorare il controllo della pressione arteriosa nelle persone che già soffrono di questa patologia”.

Una relazione che protegge la salute sociale e mentale

Le attività con i cani attivano aree cerebrali associate alla concentrazione, al rilassamento emotivo e alla coordinazione motoria.

L’American Kennel Club, citando l’Human Animal Bond Research Institute, rivela che “l’85% degli intervistati ritiene che l’interazione con gli animali domestici riduca la solitudine” e che i cani offrono “amore incondizionato, sostegno emotivo e compagnia costante”.

La Mayo Clinic aggiunge che avere un cane è associato a “una minore percezione dell’isolamento sociale”, che riduce il rischio di attacchi cardiaci e problemi cognitivi. Inoltre, sottolinea che “i proprietari di cani interagiscono di più con altre persone, come altri proprietari di cani e con chi incontrano durante le passeggiate, e sono meno inclini alla depressione”.

Anche nel contesto lavorativo, gli effetti sono visibili. Secondo la stessa fonte, i cani aiutano a “ridurre lo stress legato al lavoro”, a “combattere la solitudine” e ad “aumentare l’attività fisica fornendo un motivo per uscire all’aria aperta”.

Da parte sua, la dottoressa Beth Frates, dell’Università di Harvard, ha spiegato: “I cani sono eccellenti maestri di mindfulness perché vivono nel presente, utilizzando i loro sensi dell’olfatto, dell’udito, della vista e del tatto mentre esplorano il mondo”. In questo senso, suggerisce che quando si cammina con un cane, prestare attenzione all’animale e all’ambiente circostante è unapratica efficace per ridurre lo stress.